34 anni di cammino
C'è coraggio e costanza nei giovani dì Sant'Antonio che, dopo ben 34 anni, si mettono alla prova, confrontandosi ancora una volta con i testi della
Passione, interpretandoli, recitandoli, ripercorrendo quel cammino non solo per loro stessi, ma per ciascuno di noi, per farei giungere sotto quell'albero secco, "morto"... C'è da rabbrividire.
Rivivono per noi quelle ore perché ognuno possa sentirsi coinvolto e possa entrare nel ruolo che gli e proprio, riuscendo a sentire quel Cristo - colui che fa rivivere il legno morto di una croce grezza - come parte di se.
Un Legno ricco di senso, che oggi scalda e da vita; un Legno la cui linfa genera tanti frutti.
Uno per tutti: una vita risorta per tutti!
Un Legno che spinge ciascuno alla santità, come fu per Luigi Guanella - prossimamente santo - che, sentendosi amato e salvato, corre e sceglie il suo posto: soccorre gli altri sulle loro strade, per far loro fare l'esperienza dell'amore, l'esperienza del risorgere.
Il Legno prezioso della croce perché ognuno possa trovare il suo ruolo nella vita, esternare il suo dono, sentirsi deposto dalla croce con la Pasqua nel cuore.
Don Beppe